Fight Club

Fincher, USA 1999 

Il film vuole dimostrare che la violenza vive nell'uomo e che non praticarla significa non avere più valori, essere vuoti. Allora un pugno dato e ricevuto è importante, può essere un segno di risveglio². L'ha spiegato Brad Pîtt nella conferenza stampa dopo la prima mondiale a Venezia. Sarebbe già qualcosa per un film di una grande produzione americana, che ha dovuto poi concluderlo incollandoci un finale edificante, con soppressione del "cattivo", per farlo uscire negli Usa, senza cadere sotto la censura antiterrorismo. Ma in Fight Club, che è il grosso film "contro" di quest¹anno, come l¹anno scorso era stato Matrix, c¹è molto di più. Intanto c'è la presa di coscienza della scomparsa, nella società occidentale, del padre, e quindi del valore e della forza simbolica del Fallo.

Si tratta del tema segnalato dallo psichiatra Alexander Mitscherlich (nel suo famoso: Verso una società senza padri), fenomeno che Robert Bly negli Usa (col libro:Iron John), ed io in Italia (con: Maschio selvatico. Ritrovare l'istinto rimosso dalle buone maniere, Red ed.) abbiamo letto come causa della perdita di relazione positiva del maschile col suo istinto e con la sua cultura. Brad Pitt descrive questa situazione come quella di una generazione "cresciuta lontana dai padri, e tirata su dalle donne." Questa società "matrizzata", regolata secondo il principio della soddisfazione del bisogno, anche costruito, è la Grande Madre del consumismo, che ti conferisce l'identità corrispondente a ciò che guadagni, e soprattutto, consumi. Da cui la raccomandazione del Fight Club: "evita che il tuo portafoglio, il tuo lavoro, la tua immagine sociale diventino i tuoi padroni". Tu sei di più e meglio di loro. Come realizzare, nellavita della società tardomoderna, questa legittima, e condivisa, preoccupazione? "Prima devi colpirmi", raccomanda Brad a Edward Norton, prima di ospitarlo. Occorre cioé reagire all'anestesia fisica, psichica e morale prodotta dalla società dei consumi, ritrovando, se necessario con la violenza , un contatto conl'aspettorimosso da tutto questo sviluppo, e cioè il corpo-anima. Che qui è il corpo del maschio; ma naturalmente quello della donna é altrettanto rimosso e negato, ridotto a grasso tolto dai sederi con la liposuzione, ottimo per far sapone. Anche quel corpo (e anima), è da ritrovare, come mostra il personaggio della ragazza. Corpi, veri, non i corpi della palestra, fitness, e buone maniere. Ma quelli impastati di sudore, sangue e altri preziosi umori. Per tutto questo è centrale, nella storia del maschio, l'amicizia maschile, e il gruppo maschile autentico, che si fonda sull'incontro-scontro, a corpo "nudo" (al di fuori della "Persona-maschera sociale"): fight club! Come ha detto ancora Brad Pitt a Gandola nella conferenza stampa: "Questa sceneggiatura è un attacco frontale al consumismo che ci rende tutti mediocri e schiavi, e che talvolta ci dà la sensazione di essere morti. In quel caso la violenza è una scarica elettrica , un atto di ribellione."

Claudio Risé