I cartoni animati del Selvatico

LA TELEVISIONE NON E’ UN PARCHEGGIO

Mezz’ora, un’ora o un pomeriggio, i nostri figli trascorrono del tempo alla televisione (o DVD) e spesso guardano cartoni animati. Quel tempo però non deve essere usato dai genitori come strumento “tappa buchi - lo metto li così sta zitto e smette di rompere” piuttosto con un po’ di attenzione possiamo trasformare quel tempo in una opportunità di formazione e divertimento. 

Un buon cartone animato infatti può stimolare il bambino, muoverlo a domande utili e naturali, sviluppare la dialettica, accrescere la sua fantasia o semplicemente trasmettergli dei concetti costruttivi ed utili. 

il guadagno principale della DISNEY proviene dal merchandising (dalla vendita dei gadget e non dai cartoni come si potrebbe pensare) 

I CARTONI ANIMATI DI OGGI

Purtroppo però non è una scelta facile, troppo spesso i cartoni animati sono un cocktail frenetico di effetti speciali, cliché, manierismi, oppure banalità vuote realizzate per vendere i relativi burattini e prodotti commerciali. A volte invece sono carichi di insano sarcasmo, violenza gratuita, ironia a tutti i costi, doppi sensi stupidi e spesso sessuali la cui utilità e sollazzo è fine solo e soltanto agli adulti che stanno guardando.

SCEGLIETE I CARTONI PER I PICCOLI E NON PER VOI

A chi servono i cartoni animati? Alle multinazionali per fare pacchi di soldi o agli artisti per esprimere le loro profondità ed esplorazioni umane? A noi adulti per sollazzarci o ai piccoli per essere divertiti ed educati ai valori più sani della vita? La domanda è banale solo all'apparenza. Infatti molti pensano “guai a toccare i doppi sensi e le battute di sesso nei cartoni animati!” (ad esempio l’ironia sottesa sul Castello del Re in Sherk: la torre lunga per colmare il cazzo corto). Nella società dei bambini precocemente adulti e degli adulti eterni bambini il divario si assottiglia e le produzioni (non più “opere”) cinematografiche e cartonistiche allargano il target con un prodotto che attira tutti (grandi e piccoli) più persone dunque più soldi. Eppure c’è già abbastanza materiale adulto nella TV normale tra film, telefilm, spot, show che in prima serata mostrano più malizia e tette di quante se ne possano trovare uscendo la notte sui viali. Lasciamo dunque ai bambini la loro innocenza, e almeno nei cartoni animati scegliamo cosa è più giusto e sano per loro. Non bombardiamoli da subito con cinismo, sarcasmo, sesso e mostriamo loro una famiglia sana (non quella stressata degli Incredibili).

ESEMPI COSTRUTTIVI

Ci sono ovviamente anche tanti buoni cartoni animati: una serie molto apprezzata è quella delle animazioni giapponesi degli anni ’70-’80. Questi hanno avuto ed hanno tutt’ora enorme successo tra i ragazzi (senza bisogno di pubblicità o merchandising) proprio perché hanno trasmesso la passione per valori semplici e autentici come il rapporto tra l'uomo e la natura, l’importanza del rispetto tra persone, il senso dell'onore e della giustizia sempre e comunque, con una visione ottimista e positiva sulle diversità sessuali e culturali, ovviamente facendo anche genuinamente ridere e provocando quel un sano stupore infantile.

LE MULTINAZIONALI E L’ARTIGIANATO

Facciamo un esempio attraverso due autori simbolo: DISNEY (America) e MYAZAKI (Giappone) che rappresentano rispettivamente la “multinazionale del cartoon” e “l'artigianato del cartoon”. Ecco i profili psicologici dell’uomo e della donna così come li vedono i due rispettivi autori nei loro ultimi lavori:

GLI INCREDIBILI / DISNEY

La famiglia descritta negli incredibili è quella tipica delle metropoli americane, occidentali e industrializzate. Psicologicamente monogenitoriale è una famiglia di stampo grandematerno nella quale è indiscusso l’esclusivo predominio femminile nella conduzione familiare. Il maschio si limita a lavorare (provider) ma non assolve e neanche si pone il quesito del ruolo paterno/educativo.

UOMO: le intramontabili caratteristiche maschili di grande forza fisica ed onestà sono tristemente abbinate (come fosse inevitabile) al buonismo e all’infantilismo. L'uomo incredibile (figuriamoci quello normale) è un drago nel mondo ma un bambino imbranato in casa, è sempre un uomo pieno di morale ma è pronto subito a gettarla alle ortiche se l’ordine di sua moglie è diverso. In famiglia assente (appena può se ne scappa fuori) quando c’è si comporta più o meno come un fratello maggiore bonaccione, amicone dei figli, sempre devoto a qualsiasi decisione della moglie anche se quest’ultima, da sola, non sta ottenendo grandi risultati. (i figli sono entrambi frustrati, il ragazzino vede repressa la sua vivacità, la femmina è molto asociale).

DONNA: da una parte rigida e mascolina in famiglia (un poco fruttuoso tentativo di fare il doppio genitore e sostituire la figura paterna), dall’altra super-eroina più interessata all’ambizione personale che alla sua effettiva utilità sociale, nell’intervista iniziale dichiara (da femminista convinta): “sono all’apice della carriera, lavoro con i pezzi grossi” “lasciar salvare il mondo agli uomini? Non ci penso nemmeno, non se ne parla!”. Delle caratteristiche più tipicamente (e selvaticamente) femminili come pazienza, dolcezza e sensibilità, neanche l’ombra.

INCONTRO UOMO-DONNA: Assente. Un rapporto incentrato sulla sopportazione, la tensione familiare, la prevaricazione, un incontro spesso nevrotico e stressato, di troppa malizia da una parte ed eccessiva ingenuità dall’altra, è il prevalere dell’egoismo e della realizzazione individuale a discapito di quella altrui. (esempio, il superuomo di colore litiga con la moglie la quale non vuole che lui vada a salvare la città attaccata da un orrendo mostro, ecco il dialogo: - lui: c’è gente in pericolo! – lei: la mia serata è in pericolo! – lui: dai dimmi dov’è la mia super tuta, si tratta di forza maggiore! – sono tua moglie e sono io l’unica tua forza maggiore!)

HEIDI, CONAN, MONONOKE / MYAZAKI

I personaggi e le storie si ispirano alla cultura/ideologia tradizionale di un Giappone che negli anni ’70-’80, in piena industrializzazione, si raccontava con nostalgia e volontà di memoria sui tempi gloriosi dell’imperatore, dell’onore e dei samurai, tempi dove l’uomo e la donna erano ancora nobili portatori di valori e sensibilità umane.
Successivamente la produzione cartonistica giapponese si sarebbe mercificata e adeguata alle fredde modalità occidentali, con la conseguente perdita di pathos e con grande danno per i più piccoli, che non potendo più ascoltare i racconti degli adulti (impegnati a lavorare) non lo potranno fare neanche attraverso i cartoni.

DONNA: per il selvatico Myazaki, la donna realizza la sua naturale femminilità attraverso l'accoglienza, la cura, il dono disinteressato di se. Lana (in Conan) è persona di anima morbida ma di principi saldi, disposta a dare tutta se stessa per gli altri. Vive di onestà, amore e pace interiore, e lo fa in modo del tutto femminile. Del tutto diverso da quello Conan che realizza il progetto di giustizia attraverso la lotta, anche fisica, la forza e l'impeto dell'energia maschile. Lana converge sullo stesso progetto di giustizia anche attraverso la resistenza e la fermezza (quasi gandiana) rinunciando alla tentazione del potere, respingendo l'uomo perfido e malvagio. La sua selvatica e silenziosa presenza accanto a Conan è fonte di indissolubile legame d’amore. E' una donna veramente libera, che sa accogliere e sa dare.

UOMO: generoso, sano e forte, di una forza che è una furia naturale, non ha paura, ama la sua gente, pensa continuamente a ciò che possa essere migliore per loro. I suoi valori di forza e onestà (al contrario di quanto avviene negli Incredibili) si abbinano egregiamente alla sua capacità di comando, il potere lo ha con il solo unico scopo di ridistribuirlo e gestirlo al meglio per gli altri, la differenza tra il buon Re attento e generoso ed il Dittatore crudele e spietato che tiene le sue genti al limite della povertà, ignoranza e fame per meglio controllarli.

INCONTRO UOMO-DONNA: Cosmico. Si basa sulle diverse essenze biologiche e naturali dell'uomo e della donna, sulle loro origini spirituali e sul loro diverso spessore storico e conoscitivo. E' un incontro di cui l'amore eterno che ne scaturisce denuncia l'originalità, è come l'unione di due esseri in un solo spirito che abbraccia la terra per scaldarla e proteggerla. Quest'uomo e questa donna sono i veri artefici della vita, i cultori dell'unione e della forza di tutte le fantastiche diversità della natura, i conservatori dei valori più alti di cui l'umanità non può fare a meno.

IN CONCLUSIONE
Dunque i buoni cartoni animati esistono e possono essere un’opportunità di crescita per i nostri figli, un momento di sano svago ed un piccolo bagaglio culturale che tornerà utile da grandi.