Padri in clandestinità: un’iniziativa di propaganda politica

Pubblichiamo il seguente testo che abbiamo ricevuto da un mittente anonimo.

Siamo d’accordo sui contenuti, anche se possiamo divergere circa le forme. Pubblichiamo il testo perché ci sembra interessante ed opportuna la proposta di un volantino su questo tema. Invitiamo perciò i naviganti che condividono queste opinioni a stampare l’una o l’altra delle pagine seguenti, modificando liberamente i passaggi che si desidera cambiare, per farne volantini da distribuire e far circolare.

Dignità Maschile
La voce di protesta dei padri delle famiglie separate

Caro amico
Ci conosciamo, anche se non posso rivelarti la mia identità.
Non ti stupire, quello che ti invio è materiale clandestino di protesta.
Se ti scrivo è perché penso che questa iniziativa possa interessarti.
Se anche tu sei d’accordo cerca di diffonderlo il più che puoi.
Fallo circolare in tutta Italia, spediscilo ai tuoi conoscenti che pensi possano essere interessati.
Affiggilo nei palazzi del potere, negli uffici pubblici.
Se non sei d’accordo su alcuni punti modificali. Se non ti piace lo slogan modificalo. L’importante è che tu faccia sentire la tua voce di protesta.
Per accompagnare i volantini da inviare ai tuoi conoscenti puoi utilizzare questa lettera che io stesso ho ricevuto a mia volta, insieme al materiale che ti invio.

Un amico e un padre

Il nostro movimento si sta diffondendo clandestinamente ma rapidamente, nelle varie città d’Italia. I nostri volantini sono stati affissi davanti a tribunali, ministeri, uffici pubblici, quotidiani, servizi materno infantili, USL, ordini professionali, università, scuole, etc. Laddove è stato possibile, anche all’interno di questi luoghi. Il fine di questa attività è molteplice e utile, a nostro avviso.

Innanzitutto, la voce di protesta di ognuno può diffondersi direttamente, e chi soffre i soprusi di un’ingiusta separazione può scaricare la rabbia accumulata senza litigare con l’ex partner o i figli. Il fine di questa iniziativa è proprio quello di non far montare la conflittualità all’interno delle coppie. Spesso la conflittualità danneggia i padri che vedono la propria ex-famiglia ritrarsi sempre di più, fino ad arrivare ad espellerlo. Le stragi familiari sono una stupida conclusione di questi eccessi a cui le leggi e le istituzioni dello stato non riescono a mettere riparo.

Secondo, la diffusione di volantini è un’attività abbastanza semplice e alla portata di tutti – ovviamente fatta con le debite accortezze – che può far sentire i partecipanti protagonisti e non vittime impotenti. Se ci si cautela con l’anonimato si può esprimere liberamente tutto ciò che si sente e urlare tutta la propria rabbia verso quelli che ci hanno distrutto l’esistenza.

Terzo, si crea una solidarietà tra tutti coloro che aderiscono all’iniziativa, il che dona un certo conforto morale a chi espulso dalla famiglia e allontanato dai figli, resta confinato nella solitudine.

Quarto, si cerca d’aiutare una vera e propria pressione su tutti quei professionisti che lavorano nel campo delle separazioni, affidamenti, etc. Avvocati, giudici, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, ed altri, lavorano senza risentire personalmente degli errori che commettono. Spesso fanno più danni loro che le coppie litigiose in crisi o i genitori inaffidabili.

Basta con questa intoccabilità. Questi professionisti non possono lavorare e fare cazzate sulla pelle delle famiglie. Il che spesso si concretizza in ingiuste penalizzazioni per i padri o per le coppie ritenute inaffidabili che vengono allontanate dai propri figli.

Un volantinaggio forte e deciso contro il giudice o l’avvocato, lo psicologo, etc nel suo posto di lavoro può costituire alla lunga un deterrente oltre che un messaggio che diffonda il nostro disagio e il nostro sdegno all’opinione pubblica.

Qualora poi si vedesse una consistente rispondenza dell’opinione pubblica al movimento, non si esclude la possibilità di uscire fuori dalla clandestinità e costituire un polo forte di aggregazione e promozione di attività tese a migliorare la rovinosa situazione delle separazioni in Italia.

 

Fermiamo le stragi familiari.

Stai pensando di vendicarti e fare una strage?

L’avvocato di tua moglie ha alterato la verità ed è riuscito a metterti in cattiva luce davanti al giudice?

Il giudice se n’è fregato delle tue ragioni ed ha privilegiato – come sempre il ruolo materno?

Ti sei dovuto amaramente rendere conto che il ruolo paterno non conta un cazzo per la giustizia?

Allora perché vendicarti sulla tua famiglia? La colpa non è loro ma di tutti i professionisti della giustizia – ivi compresi psicologi, psichiatri, assistenti sociali – attraverso i quali passa la cultura della distruzione del ruolo paterno. Senza di loro tua moglie e i tuoi figli non avrebbero mai potuto diventare i tuoi acerrimi nemici.

E’ la società che non difende più i matrimoni. Lo stato è incurante della tragedia delle separazioni.

Lo stato considera le separazioni come un evento fisiologico nell’evolversi delle storie familiari. La separazione è vista come una panacea per risolvere i problemi matrimoniali. E’ un’idea barbara e rovinosa che però pervade tutti gli atti legali delle separazioni.

La moglie chiede di separarsi? I giudici se ne fregano. Incuranti del fatto che dalla separazione nascerà un trauma per il marito che la subisce!

I giudici sono persone sagge e assennate che difendono i figli. Ma i figli difendono la madre e la madre è in lite col padre.

Alla fine chi ci rimetterà? Chi verrà scacciato fuori di casa perdendo la famiglia?

Lo stronzo che non conta nulla: il padre.

E tutto nel nome sacrosanto del benessere dei figli.

E quel povero scemo che si è sempre dedicato al lavoro e alla famiglia, che si è sempre preoccupato del benessere familiare?

Un calcio in culo e via.

Ma quell’uomo buono non accetterà di essere trattato indegnamente. Quell’uomo non vuole essere considerato una nullità. E’ sempre stato un ottimo padre di famiglia. Il mondo gli si rivolta contro e lui non sa perché. Quell’uomo ormai è solo e la famiglia in cui ha creduto e per cui ha lavorato una vita gli si rivolta contro con il consenso e il plauso della società, dei giudici, degli avvocati, degli psicologi, psichiatri e assistenti sociali.

Ecco perché i padri sono costretti a fare le stragi familiari, perché lo stato non li difende.

Dopo le separazioni i padri devono allegramente perdere tutto, rimanere soli come cani, dare il mantenimento e avere il contentino di uscire qualche oretta coi figli.

Questa signori è la giustizia delle separazioni in Italia per i padri.

Svegliatevi, coglioni! La separazione è un business! Quanti professionisti ci guadagnano sopra! Guadagnano sulla pelle dei padri che distruggono con il loro operato!

Avvocati, giudici, psicologi, psichiatri, assistenti sociali sanno tutto ciò eppure non difendono il ruolo paterno.

Ma allora perché uccidere i nostri familiari? Loro sono solo i clienti di tutta questa marmaglia di professionisti incoscienti, disonesti, incapaci, doppiogiochisti e ipocriti!

Sono loro che armano le mani omicide dei padri disperati!

Sono loro i veri colpevoli!

Diffondi anche tu la voce di protesta della dignità maschile!

Copia i volantini, scrivi sui muri la tua protesta contro i professionisti che spingono dei padri onesti a diventare dei folli omicidi.

Lancia il grido di protesta popolare.

Dignità Maschile

Scrivilo sui muri. Copia i volantini e affiggili negli uffici pubblici e nei palazzi del potere in tutta Italia. Scrivi lettere di protesta contro avvocati, giudici, assistenti sociali, psicologi e tutti coloro che hanno distrutto la tua vita.

La giustizia non difende i padri che vogliono rimanere vicini ai loro figli. Dopo le separazioni il potere familiare resta nelle mani materne che possono arbitrariamente impedire al padre di svolgere il suo ruolo utilizzando mille artifici.

Le istituzioni sono impotenti e nessuno può garantire al padre che i suoi diritti vengano rispettati.

A ciò si aggiunge l’aggravio di spese rinunce e sacrifici che il padre deve accollarsi per continuare a mantenere una famiglia che spesso lo avversa e lo considera solo come fonte di sostentamento da sfruttare.

I giudici e gli avvocati matrimonialisti sanno tutto ciò e non difendono le figure maschili che spesso finiscono col soccombere e trovare rimedio alle vessazioni che subiscono in gesti estremi e disperati in cui perdono il controllo di sé e finiscono col compiere stragi ed eccidi familiari.

I giudici si accordano con gli avvocati matrimonialisti e condannano alla disperazione i padri che, solo perché in disaccordo con la propria moglie, finiscono col diventare dei mostri o dei reietti.

Tutto ciò alimenta un infame mercato in cui tutti hanno il loro sporco guadagno. Gli unici che ci rimettono sono i padri.

Basta col potere degli avvocati matrimonialisti che si comprano la complicità di giudici compiacenti. Questi sono i veri nemici della famiglia e della dignità maschile.

Basta con l’impotenza complice di uno stato che ha saputo emancipare la donna solo sotterrando l’uomo.

Uniamoci ed agiamo anche nella clandestinità ma non cadiamo più vittime di una situazione che condanna l’uomo a diventare un reietto o un folle omicida.

E’ contro la classe politica ostile alla famiglia che dobbiamo scagliarci, contro i giudici conniventi, contro gli avvocati matrimonialisti che pensano solo alla propria parcella incuranti delle famiglie che distruggono.

Contro gli avvocati che senza alcuno scrupolo morale vendono i loro servigi distruggendo gli affetti familiari

Contro i giudici che se ne lavano le mani perché gli affetti non sono di loro competenza

Contro psicologi e assistenti sociali che difendono sempre il ruolo materno

Contro un sistema che consente alle madri di spadroneggiare dopo le separazioni e annullare l’amore dei figli per il padre

Affinché i figli non finiscano per considerare i padri dei semplici portafogli da svuotare

Affinché i figli non vengano allontanati ingiustamente dai padri per anni e infine perderli

Contro un sistema dove ognuno ha il suo vantaggio tranne i padri che vengono condannati a diventare reietti o criminali lasciandogli come unica disperata stupida libertà il gesto omicida o suicida

Per evitare le stragi familiari punta il dito sui veri colpevoli e fai sentire la tua voce

Lancia il grido di protesta familiare.