No alla violenza sulle donne, e rispetto per gli uomini e i padri

Essere uomini è un percorso affascinante e difficile, una questione cui si sono dedicate generazioni di maschi fin dalle epoche più remote, nella consapevolezza della sacralità, della ricchezza e della forza vitale racchiusa nel simbolo che li rappresenta: il Fallo.“Maschi non si nasce, si diventa”, come raccontano la fatica delle dure mani maschili che hanno inciso questa immagine sulle pareti delle caverne neolitiche, l’erranza inquieta di Parsifal nei romanzi medievali, la devozione alla figura del San Cristoforo nelle vallate alpine, la trasmissione tradizionale degli insegnamenti dell’Uomo Selvatico... Da tempo però il Fallo è stato dimenticato, deriso, banalizzato, confuso con l’arroganza e la violenza, svenduto in cambio di una carta di credito o di un suv, e così il maschio ha smarrito le preziose radici della sua identità, i sentieri per conquistarla e le direzioni che danno senso alla sua vita. Per questo i Maschi Selvatici propongono nel loro sito una sezione di ricerca sull’identità maschile, nella convinzione che le dimensioni autentiche della virilità possono tornare ad ispirare e orientare l’esistenza di ogni uomo: purché con passione e consapevolezza si metta in ascolto e al servizio dei simboli, dei sentimenti e dei valori che possono farlo crescere davvero, rendendolo felice e rendendo felice chi lo circonda.
E allora così ... in una collinetta sopra piccolo lago.
In compagnia di uomini goliardici-virili.
Di donne allegre, emozionate e sorridenti.
Tutti o quasi, solo un poco ... alticci.
(Di Caterina Giojelli, da “Tempi”, 15 marzo 2015, www.tempi.it)
La natura feconda del maschio selvatico si ribella alla sterile burocrazia. Smaschera le menzogne dei nuovi diritti e riafferma la sacralità della vita.
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