Star Wars Episodio 1: la minaccia del fantasma

George Lucas, USA 1999

Obi-Wan-Kenobi, la grande figura di iniziatore nel ciclo di Star Wars, impersonato da Alec Guinnes. Il 6 agosto 2000, quando ha appreso della morte di Guinnes, George Lucas ha ricordato da Sydney, Australia: "Per la parte di Obi -Wan-Kenobi occorreva un attore potente, ma anche gentile. Tutto ciò si realizzò in Alec, sia come persona, che come attore ".Un grande attore. Un vero uomo.

Secondo un noto studioso del cinema, Roy Menarini, la serie Star Wars “detiene il record delle interpretazioni psicanalitiche, politiche, ideologiche,…” nel suo genere cinematografico. George Lucas, il regista, infatti ha creato un “equilibrio instabile tra le più insospettabili matrici culturali: da una parte i cicli arturiani, la poesia cavalleresca, l’illustrazione popolare, l’eroica omerica e virgiliana; dall’altro il cinema classico, quello di serie B, la narrativa popolare e di genere…”(1). In “An exclusive Interview with George Lucas” (2) il regista svela però al pubblico (in attesa dell’uscita del nuovo film La minaccia fantasma) la vera intenzione che sostiene la saga che dal 1977 affascina intere generazioni: “Dovevo sapere da dove Darth Vader veniva, la sua relazione con Luke. La trilogia narra la redenzione di Anakin Skywalker. Sto scrivendo di Anakin. Immaginati il personaggio vestito di nero..non sai perché sia caduto in disgrazia e quale trauma abbia subito. Poi suo figlio lo ha riportato sulla retta via”. Si tratta dunque di una vicenda tra padre e figlio. Anakin, futuro Darth Vader, testimonia l’inesorabile destino a cui va incontro un figlio a cui nessun padre ha trasmesso un minimo di sapere maschile (3). Gli va parecchio male! Tanto per cominciare sua madre non sa o non vuol dire allo Jedi Qui-Gon-Jin chi è il padre di Anakin. Pare se lo sia trovato in grembo, fecondata da misteriose creature dell’universo (i midichlorian). Ma il peggio è che Anakin proprio non ce la fa a staccarsi dalla mamma. Quando i due Jedi lo portano via per farne un cavaliere si preoccupa oltremodo, torna indietro a piagnucolare, se la sogna continuamente, finché, anziché andarsene e buonanotte, arriva al punto cruciale della sua condanna e le dice: “Mamma non andrò, perché così le cose non cambieranno. Tutto resterà così”(4). Alla fine poi andrà ma dentro di lui cova la paura. E' la paura che lo frega, non sarà mai un vero Jedi o meglio (come in Matrix) L'Eletto. Non sarà mai veramente disposto al sacrificio, non affronterà mai il lato oscuro di sé stesso. A quel punto non gli resterà che consegnarsi a queste forze, rimanendone schiavo. Suo figlio invece, Luke, è assai più fortunato. Cresciuto su un pianeta selvaggio, addestrato in una palude scura tra fronde strette da Yoda, reminescenza di antichi dèi celtici cornuti, semplicemente è colui che in vari episodi della Trilogia salta sulla navetta e va, anche a farsi ammazzare per questo o quel motivo, lasciando indietro a volte qualcuno che lo aspetta. Ci ricorda veramente un personaggio del ciclo arturiano, Parsifal, che a un certo punto, anche se la mamma lo tiene staccato dal mondo, prende e va, e buonanotte. La madre fa la sceneggiata, si butta per terra, le viene il crepacuore. E lui va come un asino, dritto avanti. In questo "dritto avanti e buonanotte" c'è tanto, quasi tutto (5). A quanto pare è importante andare, o fare, o dire, o (meglio) pensare, e basta. In poche parole Luke “segue l’istinto”. Sarà questa la via che lo porterà ad incontrare senza paura la forza del suo lato oscuro, incarnata dal padre, accettando di battersi con lui: “Solo quando con un colpo di spada gli taglierà la testa, potrà vedere, sotto l’orribile maschera di ferro, la stessa usata dal padre, il proprio volto giovane e puro”(6). E salverà anche suo padre, riscattandolo come cavaliere (7).

Antonello Vanni.

Note:
(1) Menarini R., Il cinema degli alieni, Alessandria, Falsopiano, 1999.
(2) In Il ritorno dello Jedi (1983, di George Lucas)
(3) Su questo "vuoto" cfr. Risè C., La via del maschio selvatico, in Bonvecchio-Martignoni-Risè, La questione maschile, SEB, Milano, 1998.
(4) Brooks T., Star Wars. Episodio 1. La minaccia fantasma, Sonzogno, Milano,1999.
(5) Cfr. de Troyes C, Perceval, Mondadori, Milano, 1983, p. 9 e segg. Ma anche Risè C., Parsifal, Red, Como, 1989.
(6) Risè C., Da uomo a uomo, Sperling & Kupfer, Milano, 1998, p. 6.
(7) Questo accade in Il ritorno dello Jedi.
Per info: www.starwars.com