A scuola di paternità. Dalle madri, naturalmente!
Anche l'Avvenire del 1 Maggio 2004, con Gabriella Sartori, si cimenta sul tema di come evitare il risultato finale di questo trentennio di evoluzione dei costumi: l'estinzione a breve del popolo italiano.
Estinzione di cui è certo, e se ne è preoccupato, persino il settimanale britannico "Sunday Telegraph". Ma perchè gli Italiani scompariranno a breve dal pianeta Terra? il giornale inglese cita il sondaggio effettuato dalla professoressa Letizia Mencarini docente di statistica all'università di Firenze."Tremila madri italiane, hanno risposto che molto spesso da noi il secondo figlio non nasce perchè i padri italiani fanno poco o nulla in casa"..."per questo motivo le nostre donne non ce la fanno a sopportare il doppio peso di un lavoro che le assorbe duramente dentro e fuori casa". L'analisi è confortata dalla Svezia "dove il 90% delle donne (senza questo aiuto del partner) nemmeno concepirebbe l'idea di mettere al mondo un figlio". Svezia tuttavia "dove il 90% delle donne che lavorano fuori casa hanno più figli di quelle fanno le casalinghe". L'articolo continua citando un altro dato controverso: "in Lombardia aumentano le madri che lasciano il lavoro dopo la nascita del primo figlio perchè il guadagno derivato dallo stipendio non compenserebbe la spesa e la fatica del doppio lavoro". Dunque come fare per aumentare il numero di figli per famiglia? Fra le altre iniziative di pertinenza della politica o della cultura, "si tratta di promuovere un mutamente di costume affidato ancora una volta alle donne e specificamente alle madri: a loro viene chiesto oggi di educare i figli maschi alla paternità responsabile: che significa condivisione a tutto campo della maternità, a cominciare dall'accudimento dei figli" il che "è fonte di arricchimento per il padre, per la madre, per la società. Specie la nostra, così gravemente ferita, oggi, ..proprio da quella che tanti studiosi, denunciandola come una tragedia, chiamano l'eclisse del padre". E' opportuno domandarsi se prima di pensare ad "insegnare la paternità responsabile", come auspica l'articolista, non sia opportuno che le madri italiane si interroghino sui risultati della loro capacità di educare le figlie alla maternità responsabile. E magari chiedano che cosa pensano in merito al crollo della natalità anche ai maschi e ai padri. Ed eventualmente comincino ad insegnare la capacità di essere madri alle proprie figlie. E lascino ai padri il compito di insegnare ai figli come fare il padre. Come dire: a ciacuno il suo mestiere. Quanto alla paternità responsabile è difficile essere padri quando la legislazione e l'opinione corrente considera una conquista di civiltà, e non un disastro, la situazione attuale. A parte i dati, letteralmente terrificanti, sull'aborto in Italia, le statistiche USA, a cui l'Italia si sta rapidamente allieneando, evidenziano come nel 75% dei casi le separazioni sono chieste dalle donne, nel 95% dei casi i figli e la casa sono affidati alle mogli e i mariti cacciati da casa e privati della relazione coi figli. Il padre e marito viene dunque privato dei figli e della paternità per volere della moglie. Volere difeso e imposto manu militari dalla legge. Altro che paternità responsabile o meno: si butta fuori di casa il padre, punto e basta. Ed il padre finisce spesso a fare il barbone, mentre i figli vanno ad occupare i primi posti nelle statistiche delle tossicodipendenze, dei suicidi, e della delinquenza minorile. Le previsioni per i prossimi anni sono che due matrimoni su tre in USA saranno sciolti e quindi due terzi dei figli saranno privati della figura paterna. Già le madri decidono se il figlio deve vivere o meno, già decidono a loro arbitrio se il padre è un padre o no, se il marito è un marito o no. Non è forse il caso di parlare di sindrome da delirio di onnipotenza? Ci manca solo che le madri si mettano in testa di insegnare ai figli a fare i padri. Allora l'eclissi del padre sarà definitiva, e l'autoreferenzialità femminile ed il suo illimitato arbitrio l'unica autorità ammessa. Come già dai frutti che si vedono, dubito che ci convenga continuare ad assecondarne l'arbitrio.Quanto al lavoro domestico, invocato deus ex machina di ogni giustificazione, oggi, come è esperienza di tutti, uomini e donne, per ritrovarlo nella sua forma di lavoro effettivo c'è un solo modo: guardarsi un reality show, tipo la "Fattoria 1870".
Cesare