L'annientamento silenzioso

Dopo una condanna di primo grado a cinque anni e mezzo di reclusione per violenze sessuali sulla figlioletta di quattro anni, ora un padre è stato assolto in appello perchè il fatto non sussiste.Nel frattempo gli è stata tolta la potestà genitoriale e da cinque anni non vede la bambina, che vive con la madre ed il suo nuovo compagno (all'epoca dei fatti i due si erano appena separati).

L'accusa si basava su una dichiarazione della bambina e sembrava corroborata, come sempre succede in questi casi, da perizie, psicologi, assistenti sociali etc. etc.
Più che commenti valgono le dichiarazioni di questo padre:"Mi ricordo ancora il giorno che mi guardò e mi disse con le incertezze e la fragilità di una bambina - papà, ma è vero quello che sto dicendo su dite?- Io non avevo nulla da temere e le dissi che doveva dire la verità, le cose che pensava, tanto, mi dicevo, la verità verrà fuori perchè faranno controlli, accertamenti. . . . . . .Una volta che chiesi di lei a un'assistente sociale mi dissero - Se non ha nessuna notizia vuol dire che sua figlia sta bene - Mi sono sentito solo" "Non mi sono sentito sollevato dal sentire "assolto" dentro quell'aula, avverto soltanto il niente intorno. Le cose che mi porto dentro non si riaggiustano con un foglio di carta, purtroppo, e questo è tutto quello che oggi ho in mano".