Lettera aperta alla Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Brescia

La seguente lettera è stata inviata ai due quotidiani locali, Bresciaoggi Nuovo e Giornale di Brescia, che non l'hanno pubblicata.

Cara Piera Maculotti,
è con vivo sgomento che ho visto i manifesti della "Campagna contro la violenza maschile contro le donne".
D'improvviso, in maniera davvero insensata, e con denaro di tutti i contribuenti, i padri, tutti i padri si vedono collocati senza se e senza ma nella categoria dei mostri.
Particolarmente disdicevole mi pare anche l'utilizzo di bambini per la campagna... Ma che cosa impareranno, quelli che sanno leggere? E quelli che leggere non sanno, ma vedono un bambino che aggredisce una bambina, che cosa penseranno...?
E con quale idea del diritto, con quale finalità si colpiscono nella dignità milioni di padri per i quali i loro figli e figlie sono luce degli occhi, per i quali, con amore e dedizione, lavorano e tirano la carretta quotidiana?

"Gli occhi neri sono del padre"... bel messaggio per tutte le bambine...

"Lo fa anche papà"... straordinaria inconsapevolezza dell'ambiguità del messaggio per il bambino:

a) se non farai così, non sarai mai un uomo
b) non se così ma non importa, lo diventerai; sta scritto nel suo destino, e del resto lo fa tuo padre.

Limpido per la bambina:
lascia stare i maschi, stai lontana da loro: menano, come tuo padre mena tua madre (anche se magari non te ne sei mai accorta)

E io, cosa spiego a mio figlio?

E tra quelle/i che hanno pensato, promosso, realizzato, diffuso e appoggiato questa vergogna (i Comuni di Concesio, Gardone Valtrompia, Lumezzane, Marcheno, Sarezzo, Villa Carcina; la Provincia, CGIL,CILS, UIL) non vi sono padri? Non hanno avuto padri? Non si vergognano di offenderli in tal modo?

E' davvero con tali modalità che intendiamo costruire un mondo migliore? Educare alla comprensione ed al rispetto?

Mi fermo qui perché non ho parole. Questa è autentica istigazione all'odio di genere, e contro i padri.
Una cosa simile non si era mai vista e mi spiace sia avvenuta sotto la tua presidenza.

Eugenio Pelizzari

[08 dicembre 2006]