Paolo, Luigi,Marco, Giovanni, Nicola, Giorgio: i Bresciani e il diritto alla vita

Si avvera una speranza grande: che uomini firmino un documento politico che di fatto esprime coram populo e in un ambito istituzionale importante l'assunzione di responsabilità paterna maschile verso la vita al suo sorgere.

Da il quotidiano “IL Brescia” di sabato 19 settembre una notizia che fa della città di Brescia, la Leonessa d’Italia e la città dell’autore dell’Enciclica Humanae vitae, Papa Paolo VI, la prima comunità cittadina a riconoscere il diritto alla vita fin dal concepimento e a promuovere azioni concrete per accoglierla. Lunedì 14 settembre il Consiglio comunale di Brescia ha votato a favore dell’ordine del giorno firmato da Luigi Recupero, Marco Toma, Giovanni Aliprandi e Nicola Gallizioli. Si tratta del documento che impegna il Consiglio comunale a tutelare “il diritto alla vita di ogni essere umano” che “deve essere riconosciuto e tutelato fin dal concepimento”. A dar concreto seguito all’impegno preso, Giorgio Maione assessore alla Famiglia ha annunciato lo stanziamento di 100mila euro da assegnare ai Centri di aiuto alla vita per “definire azioni concrete che prevengano e facciano venir meno il disagio che potrebbe portare le donne all’aborto”. I Bresciani per primi compiono il gesto più significativo e importante perché si riaprano le porte alla vita, al futuro e alla speranza.

I Maschi Selvatici

[ 24 settembre 2009]