Un vicolo a Chiavenna

vicolo

 

Il vicolo, mi sembra, si addica proprio all’uomo selvatico.

Alla platealità del viale preferisce la segretezza del vicolo.
Sceglie la “via stretta”, magari con un acciottolato un po’ sconnesso, alla “via facile” del viale asfaltato a rapido scorrimento.
Ricerca un luogo “solingo” che richiede un passo tranquillo e rifugge la fretta e l’affollamento caotico.
Certo, il selvatico ama la luce, più che l’oscurità.
Ma alla piattezza di un viale soleggiato, credo prediliga proprio il vicolo dove l’alternarsi di luci e ombre dona profondità alla vista e al cuore.

 

 

F.Gringeri

[27 dicembre 2006]