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Dalla rubrica info/psiche lui, Io Donna, allegato al Corriere della Sera, novembre 2000 E’ possibile scrivere a Claudio Risé, rubrica Psiche lui, Io donna, RCS Periodici, via Rizzoli 4, 20132, Milano oppure collegandosi al sito www.claudio-rise.it |
«Rispondendo su "IO DONNA" (numero 14) al padre di un figlio maschio, lei sosteneva che la figura paterna deve sottrarre il figlio al fascino del dominio matriarcale, per farlo crescere, e "buttarlo" nella società. Il mio banco di prova, invece, é mia figlia. Ho cercato di insegnarle che i risultati si ottengono solo con il lavoro ed il sacrificio, e l'attenzione per la società che ci circonda, per persone meno fortunate di noi, e per situazioni difficili, come la miseria, la fame. Ho spiegato queste cose tenendo conto della sua età: 10 anni. Mi sembra che la bimba abbia accettato questo atteggiamento: si dimostra molto attaccata a me, le mie riflessioni non l'hanno allontanata. Nei normali rapporti sociali con altri genitori, però, passo per un padre eccessivamente severo ed anche un po' "strano". Qual'e' il comportamento corretto di un padre verso una figlia femmina? E' giusto affrontare argomenti importanti, come le cose della vita, in anni in cui tutti vogliono che si pensi solo ai giochi?» Bruno S., Torino
Caro amico, sì, penso proprio che sia giusto. Anzi, credo che aprire gli
occhi del bambino sul mondo, anche nei suoi aspetti meno gradevoli (certo,
non solo su quelli), sia appunto il mestiere del padre. Che é, appunto,
quello di iniziare i figli al mondo, nella sua realtà complessiva. Molto
più ricca, anche se drammatica (ma comunque alla fine meno noiosa) di
quella di un parco di divertimenti. Questa funzione specifica della figura
paterna si colora però, nel rapporto con la figlia, di contenuti e
tonalità particolari. La funzione paterna di informazione sul mondo, e
sul valore di orientamenti morali per muoverci al suo interno con dignità
ed equilibrio, si esercita con la bambina in modo profondamente diverso
che col maschio; un modo meno esplicito, e più sottile. Al figlio maschio
un padre che svolga il proprio ruolo deve mostrare (anche attraverso il
proprio esempio), che la vita inevitabilmente lo ferirà, e che il suo
valore si dimostrerà, e crescerà, attraverso la capacità di reggere, e
reagire a questa ferita. Claudio Risé
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