Il bosco che salva

Il sentiero nel bosco
di Adalbert Stifter,

Milano : Adelphi, 1999

Il bosco che salva

"Per guarire devi andare nel bosco"; o meglio: "sarà il bosco a salvarti!". Questo sembra essere l'indicazione del suggestivo e raffinato racconto di Stifter.

Figlio di un padre "alquanto fuori di senno" e di una madre, diremmo oggi, iperprotettiva che "lo teneva al calduccio perché non prendesse un'infreddatura e non le venisse ghermito da una malattia improvvisa"; cresciuto da un precettore che "pretendeva che tutto si svolgesse con il dovuto ordine, a prescindere dal fatto che il disordine arrecasse danno o meno" e da uno zio "scapolo impenitente" che oltre a designarlo suo erede cerca di insegnargli - disatteso - come si fa a salire sugli alberi, il protagonista - Theodorus detto Tiburius - crescerà nella più completa incoscienza di sé, fino alla morte dei quattro educatori. Comincerà allora una vita da recluso, caratterizzata da mille precauzioni per mantenersi ben educato, in forma ed in salute.
Ma sarà la vista dell'esperienza a lui sottratta dei contadini, felici e sudati, all'aria aperta "scuotere sotto il portico il fieno dal forcone e le maniche della camicia"che lo precipiterà in una profonda ipocondria, al riconoscimento della propria fantomatica malattia (anzi di tutte le malattie)e della necessità della cura. L'indicazione - curiosa e preziosa - della terapia da seguire verrà a Tiburius da un "medico che non medicava proprio nessuno" e che "godeva fama di essere anche lui un gran matto". Sarà lui a consigliargli la via delle terme dove l'ipocondria troverà guarigione ed il protagonista la salvezza proprio nel suo smarrirsi in un bosco. In questo smarrimento, non solo fisico, l'incontro col boscaiolo (quasi una prefigurazione del nostro 'uomo selvatico') che "sulla spalla portava un'ascia, a tracolla una filza di cunei di ferro, e ai piedi dei robusti zoccoli" farà da prologo a quello del destino con la ragazza delle fragoline selvatiche, che diventerà poi sua moglie. E dove Tiburius, con grande sorpresa ed enorme felicità, scoprirà che, a chi loro ceda, "i boschi si svelano per gradi, si dischiudono piano alla comprensione del viandante, finché si mutano per lui in bellezza e gioia".
A pieno titolo tra i libri selvatici.

[09 marzo 2005]