New Addictions. Le nuove dipendenze

guerreschi

 

 di Cesare Guerreschi

Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2005, euro 11.50
www.edizionisanpaolo.it

Recensione a cura di Antonello Vanni

«Professore, non so più cosa fare: mio figlio torna da scuola, quasi non mangia più, e corre al pc per collegarsi a Internet, dove rimane tutto il giorno perdendo il tempo che invece dovrebbe dedicare allo studio»… oppure: «Ragazzi, durante la lezione, il cellulare non va utilizzato in quanto vi distrae e indebolisce il vostro apprendimento»… e ancora: «Sa, professoressa, faccio veramente fatica a spegnere il telefonino anche se so che, durante la rappresentazione teatrale cui siamo venuti ad assistere, mi impedisce di seguire la trama e i dialoghi. I miei mi hanno detto che non possono continuare a darmi i soldi per la ricarica altrimenti non arriviamo alla fine del mese»…

Questo tipo di discorsi, ormai frequenti, ci presenta il nuovo scenario di una realtà giovanile cui spesso genitori e insegnanti non riescono a dare risposta: gli adolescenti ci sembrano sempre più rapiti da un mondo che conosciamo poco, e sempre meno coinvolti nella vita reale che li attende con difficili compiti e responsabilità ma anche con concrete opportunità di crescita e realizzazione. Che fare? Personalmente, come insegnante, mi permetto di consigliare ai genitori e ai colleghi (ma spesso anche agli studenti) la lettura del bel saggio New Addictions. Le nuove dipendenze di Cesare Guerreschi (Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2005). Qui Guerreschi, psicoterapeuta e presidente della Società Italiana Interventi sulle Patologie Compulsive, offre ai lettori italiani un’approfondita rassegna delle “nuove forme di dipendenza” che, in modi diversi, riguardano anche gli adulti: la dipendenza da Internet, da cellulare, da shopping compulsivo, da lavoro e da sesso. Lo psicoterapeuta risponde nel suo saggio a molte domande sul tema: quali sono le differenze tra l’uso e l’abuso di questi nuovi servizi e oggetti di consumo? Quali sono i sintomi e le tipologie della dipendenza che li caratterizza? È possibile verificare la presenza di questa dipendenza con test o questionari (di cui il libro offre esempi molto divertenti da svolgere con gli allievi che improvvisamente si accorgono di non saper tenere spento il cellulare)? E soprattutto: quali sono i consigli cui possono far riferimento i genitori o gli insegnanti che quotidianamente si imbattono in queste problematiche? Lo studioso, ad esempio, per quanto riguarda il cellulare, presenta il test cellular-addiction: sei telefonino dipendente? Scoprilo con dieci domande, accompagnato da una breve storia del cellulare, trasformatosi negli ultimi decenni da strumento di utilità a indispensabile definitore di identità e regolatore di relazioni interpersonali e abitudini (molti adolescenti non dormono senza il cell acceso di fianco al letto), e da una presentazione delle tipologie di dipendenza attivate dal telefonino (di cui soffrono in particolare i maschi, secondo una ricerca qui citata): i dipendenti dell’sms, i dipendenti del nuovo modello, gli esibizionisti del cellulare, i game players, gli affetti da SCA (sindrome da cellulare acceso). A conclusione di questo, e di ognuno degli argomenti trattati, vengono offerte indicazioni per la prevenzione e il trattamento di queste nuove e temibili dipendenze, da cui è possibile uscire per fare uso moderato di tali strumenti, ripristinare condizioni di relazione soddisfacente con gli altri e di contatto ritrovato con il mondo reale, seguite da una biblio-sitografia di consultazione e ulteriore approfondimento.

[31 marzo 2008]