Banalità del male

Repubblica di domenica 17 ottobre 04 riporta un articolo a piena pagina sulle coppie di lesbiche: in ruolo di madre lei e in ruolo di mammapadre l'altra, felicissime entrambe di utilizzare per l'inseminazione artificiale seme maschile selezionato in proprio o magari dall'azienda "Man not included".

Con compiacimento ci viene detto che le coppie di lesbiche che fanno questa scelta è in continuo aumento. E visto il particolare valore che alla famiglia senza padre viene attribuito da chi difende e sostiene queste scelte, attendiamo la pratica si diffonda anche tra donne eterosessuali. Che si sia all'eugenetica, al rifuto feroce e sessista di un genere, alla distruzione della paternità, alla mercificazione dell'umano giunta all'ultimo stadio dell'alienazione, alla costruzione consapevole e volontaria di una storia affettiva gravemente ed irrimediabilmente compromessa e menomata per le future persone cresciute senza padre, non interessa nessuno.
Questa strutturazione programmata di una violenza psicologica e affettiva gravissima ai danni dell'infanzia, tantomeno interessa allo Stato genitore e alla Sua giustizia. Anzi, burocraticamente solerte e occhiutamente malevolo nel privare i padri dei figli per ogni sciocchezza, in questa paternità senza padre, lo Stato contemporaneo pare sentirsi pienamente in linea con il proprio pregiudizio antimaschile e antipaterno. L'ideale totalitario di una società della Grande Madre, senza padri in famiglia, finalmente concretato grazie alla biotecnologia. E la verificatissima "capacità genitoriale" quando c'è un papà in discussione, evidentemente acquista un altro significato a seconda del genere in gioco. E allora tutto va bene per mamma e mammapadre che raccontano come spiegheranno poi al figlio e alla figlia, quando saranno grandi, perchè sono stati privati dell'amore di un padre. Anzi, perchè, adulti, non avranno nemmeno l'idea di che si tratti. Nè si chiederà alle due donne genitori, come invece ha fatto recentemente un tribunale italiano ad un padre, centinaia di milioni per aver privato la figlia con la sua assenza della figura paterna.
Sei donna? se ti piace è legge!. Con leggerezza e allegria ci raccontano la pianificata devastazione del cuore e della psiche di figli che devono ancora nascere. A dirlo è orribile, dice una mammapadre intervistata, ma poi tutto si rivolve nella banalità del quotidiano. Infatti:" la banalità del male."

Cesare Brivio