Manifesti choc a Brescia Il papà è l’orco di casa

occhi neridi Nino Materi, da Il Giornale, 11 dicembre 2006

Non è vero che a Natale siamo tutti più buoni. A Brescia e provincia, ad esempio, hanno deciso che i papà sono tutti più cattivi. La Commissione Pari Opportunità del Comune; i sindacati Cigl, Cisl, Uil e sei amministrazioni dell'hinterland (Concesio, Gardone Val Trompia, Lumezzane, Marcheno, Sarezzo e Villarcina) hanno fatto affiggere dei manifesti a sostegno della «Campagna contro la violenza maschile sulle donne». Peccato che, per far passare il lodevole messaggio, abbiano scelto come mostro la figura del papà. Due immagini choc dove il padre viene evocato come chi in famiglia parla solo con le mani: nella prima foto una ragazzina mostra l'occhio livido, e la scritta spiega: «Gli occhi neri sono di suo padre»; nel secondo scatto si vede un bambino che aggredisce una coetanea al grido di «Lo fa anche papà». Anche dando per scontata la buona fede di chi ha ideato gli slogan, resta lo sconcerto dei tanti papà che ieri attraversando le strade di Brescia si sono sentiti accusati ingiustamente di essere dei genitori picchiatori.
Passeggiando nel centro storico di Brescia, non abbiamo trovato nessuno (neppure una donna) che condividesse il senso di questa campagna che da «antiviolenza» si è trasformata, suo malgrado, in una campagna «antipapà».Il signor Eugenio Pelizzari, a nome di molti altri genitori bresciani, ha deciso di esprimere il generale disappunto scrivendo una lettera aperta alla presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune, Piera Maculotti: "In maniera insensata e col denaro dei contribuenti".

[14 dicembre 2006]