Il vascello

Buon giorno a tutti.

Allego alla presente una lettera che scrissi alla mia compagna in occasione del Natale 2007 e che di fatto veniva presentata come improbabilmente scritta dal mio bambino di allora tre anni. Questa accompagnava il regalo che lui le ha consegnato, costituito da una di quelle simpatiche cornici elettroniche su cui avevo avuto cura di caricare le foto più significative scattate durante l'avventura associata alla sua nascita. Di fatto dal mio punto di vista il dono vero non era la cornice ma la lettera. Pur nelle difficoltà che aveva il nostro rapporto doveva rappresentare e rappresenta al dilà di "tutti i fatti" successivi, il ringraziamento di un uomo uso a non rinnegare nulla ed il riconoscimento del un ruolo fondamentale di una donna che lo ha condotto per mano alla soglia dei 40 anni verso quella paternità che tutto sommato evitava, in quanto essendo una persona che vive fuori dagli schemi da solo non ne era riuscito a percepire la profonda importanza. E' una lettera scritta in chiave metaforica ed allegorica in omaggio a quel lato luminoso della femminilità portatore di vita che istintivamente così tanto amiamo, ed all'inestimabile pregio dei frutti che da esso scaturiscono, nonché a tutti gli uomini dai sentimenti onesti che pur nei limiti delle loro possibilità amano coltivare lo spirito in un progetto di felicità da condividere con chi crede in loro e con i propri cuccioli, per una proficua vita futura. Si tratta di uno scritto modesto di cui però sono piuttosto geloso inquanto legato ad una fase cruciale della mia vita, che ho ritenuto opportuno spendere in questo contesto che mi sembra alquanto allineato con il mio modo di vedere le cose, nonchè frequentato da persone in grado di comprendere appieno il significato che era nelle mie intenzioni attribuire ad esso, sempre naturalmente che io vi sia riuscito. L'immagine del Lago è quella del magico Trasimeno, che mentre gli altri dormivano sereni molte volte in solitudine nelle notti di luna piena indugiavo a guadare dal balcone della allora nostra casa di Passignano in collina; quella del vascello volante l'ho rubata invece a Peter Pan, perfettamente in linea con quella che è stata la mia "lunga gioventù".

Natale 2007

"Mia dolce Mammina
Ho scritto per te a Babbo Natale perchè sono piccolo e da solo non posso comprarti niente, allora ho chiesto a lui di mettere sotto l'albero un regalino anche per te. Sulla scelta l'ho lasciato fare, ma ho chiesto una cosa che potesse ricordarti il periodo in cui hai percorso la strada che ti ha portata a me. Sai mamma già dalla prima volta in cui il mio papà ti ha visto io esistevo già, ma ero piccolo piccolo che tu nemmeno potevi vedermi, io però ti vedevo, ti ho amata ed ho scelto te! Ho scritto a babbo natale per dirti grazie di essere stata all'altezza della mia scelta.
Forse ti sembrerà incredibile ma questa lettera e quella per babbo natale le ho scritte veramente io!
Sai mamma io sono solo un bambino e non posso ancora comprendere il significato della parola armonia, ma sento che essa in me vive.
Alcuni giorni or sono mentre dormivo mi hai visto sorridere e sorridevo perchè sognavo di guardare il lago di notte dalla nostra finestra, la luna formava una lunga striscia bianca sull'acqua che scintillava, e le stelle creavano un'atmosfera magica mentre la luce notturna rendeva nitidi i contorni delle cose. Tu eri vicino a me e ad un certo punto come per magia
abbiamo visto apparire dal nulla un antico vascello con tante vele. A poppa vi era appesa una lanterna che oscillava pigramente emettendo una luce fioca che dava vita alle ombre facendole danzare al suo ritmo, mentre a prua faceva bella mostra di se una Polena lignea dal corpo perfetto, dai lineamenti delicati e dall'espressione misteriosa. Questa immagine è entrata profondamente in me! Il vascello è approdato alla terrazza e dentro apparentemente non v'era nessuno. Ho capito che dovevo salire e senza indugi ti ho presa per la mano portandoti dentro. Le funi e tutto il fasciame scricchiolavano mentre la barca dondolava mollemente. Poco dopo è salpata portandoci nel nero più profondo tanto che sembrava di essere sospesi nel nulla, l'unica entità dell'universo. Io complice la mia tenera età e grazie alla mia indole serena trovavo questa avventura estremamente eccitante, correvo, saltavo, gridavo forte, cercavo la tua attenzione a tutti costi, perchè come tu ben sai mi piace mettermi in mostra così, perchè per te devo esistere solamente io, e perchè so che così facendo ti entro nel cuore! Io e te siamo come l'alba e il tramonto. E' iniziata così la mia navigazione verso un ignoto meraviglioso, è allora che ho stretto più forte la tua mano e quella del mio papà che nessuno di noi due poteva vedere, ma io sapevo che era lì ed ho capito che sarebbe stato accanto a me per sempre. Solo allora ho guardato la ruota del timone ed ho provato il desiderio di prenderla un giorno in mano, per condurre il vascello in tutti quei luoghi in cui la mia fantasia avrebbe incontrato la realtà, privilegio dei soli uomini dal cuore grande. Intanto un'orchestra in cui i musicanti erano bellezza, felicità, energia, dolcezza, magia, poesia, intelligenza e simpatia in perfetto equilibrio reciproco si fondevano, suonando per dare origine ad una armonia soavissima! Nessuno avrebbe potuto mai sottrarsi alla sua potenza ammaliatrice.
Ti sei mai chiesta perchè io sono un maschio ed assomiglio così tanto al mio papà, quando di solito tutti i maschi assomigliano alla mamma e tutte le femmine al papà? Io lo so perchè, ho qualche cosa in più che mi rende raro, unico! le femmine decidono loro a chi assomigliare e di solito decidono di assomigliare al papà, per i maschi invece sono le mamme che scelgono a chi devono assomigliare (sono sempre le femmine a scegliere cosa vogliono, noi maschi possiamo solo scegliere cosa non vogliamo) e quelle di solito sono così piene di se stesse che decidono di far assomigliare i maschi a loro. Tu invece eri su di una strada tutta d'oro e pietre preziose, che non avrebbe potuto che condurti a me, ed avevi così profondamente dentro l'immagine del mio papà che volevi tutto di lui, e anche se tu sei bellissima hai voluto comunque per me che assomigliassi a lui, siamo in pochi ad essere figli dell'amore! E ti sei mai chiesta perchè sono un bambino così felice? Io mamma so anche questo! Tu prima che nascessi hai trovato la giusta chiave per riempire il tuo cuore di tanta felicità; ricordi la sensazione di gioia che riuscivi a provare semplicemente guardando una grande albero? ricordi mamma? Anche questo lo hai fatto per me, e quando ero nel tuo pancione questa felicità me l'hai passata tutta senza lasciarne per te nemmeno un pochino, per questo dopo che sono nato sei stata tanto male, e come una tigre ferita non hai più permesso a nessuno di avvicinarti per poterti curare, ma non ti preoccupare ora ci sono io a riempire il tuo cuore di una felicità nuova, duratura, abbiamo un lungo viaggio da condividere. Lo sai perchè le mie movenze sono così buffe e graziose e adeguate alla mia piccola immagine? Lo sai perchè ho un carattere così forte e buono? Lo sai perchè anche la mia voce da topo sembra fatta apposta per me? Lo sai perchè sto crescendo così vitale? Lo sai perchè riesco ad essere così energico e al tempo stesso così dolce e sereno? Lo sai perchè tutto intorno a me è magia? Ti sei mai chiesta come diavolo faccio ad essere così sfacciatamente bello, intrigante, intelligente e sensibile al tempo stesso? Credo di si! Io so che per sempre porterò te nel mio cuore ed avrò il papà al mio fianco. Tutto ciò che è stato è giusto e lo devo a te, il mio universo ora si sta schiudendo. Grazie non solo per tutto quello che fai per me, ma per perchè per tuo volere IO SONO.
Tanti auguri mammina
da Francesco; il tuo ragazzo piccolo"

27/10/2009 Roberto RASPA

(Francesco è nato il 27/10/2004)

[29 ottobre 2009]