Maschi in tv inetti e stupidi? C'è chi si diverte a raccontarlo

Zucconi racconta su Repubblica delle Donne del 9 luglio 2005, con leggerezza ed ironia,

il trionfo di ascolti e consensi in USA di una saga familiare incentrata sulla figura di un papà capofamiglia, inetto, stupido, immorale e pasticcione. I disastri che combina sono il suo modo di essere e la famiglia viene regolarmente salvata dalla moglie che, intelligente, capace, buona e brava, interviene e rimette le cose a posto. Nelle famiglie USA per ore , per giorni, per mesi, forse per anni, il messaggio ai minori di entrambi i sessi, da uno a diciott’anni, è uno solo: maschile è stupido, padre è inetto, irresponsabile e immorale. Madre e moglie è buono, bello, intelligente e capace. Le donne sono le principali utenti della TV, e sono quelle che hanno i cordoni della borsa per fare acquisti, spiega Zucconi; e alle donne piace vedere questa rappresentazione del maschio e del padre. Un maschio ed un padre degradati. Incapaci che la moglie deve gestire. Ormai è politically correct in USA, è la norma di ogni comunicazione che voglia avere successo. Zucconi avverte noi, maschi e padri e mariti italiani, con tono scherzoso: questo telefilm di intrattenimento familiare sta arrivando i Italia. Verrete rappresentati e raccontati ai vostri figli per la gioia, ipotizzata, delle vostre mogli e compagne, nello stesso modo negativo con cui noi maschi abbiamo per anni fatto con le donne. Allegramente commenta: chi la fa l’aspetti, e sembra compiaciuto. Non ho capito quali sarebbero le trasmissioni nelle quali la donna, moglie e/o madre, apparirebbe sistematicamente nel ruolo di inetta, immorale e stupida. Non ho mai avuto occasione di vederle in tv. Quindi, chi ha fatto che cosa perché ce la si debba aspettare? Mistero che solo Zucconi conosce.
L’ironia e la leggerezza sull’argomento mi sembra proprio fuori luogo. Senza maschile credibile, e senza un padre cui potersi affidare, non vedo come un minore possa crescere. Gli effetti di questa scientifica degradazione di massa del maschio e del padre, operata dai media, il suo sedimentarsi inconsapevole nel cuore dei giovani occidentali, è il vero attacco alla nostra civiltà, recitano da tempo gli studiosi più avvertiti. Non è buona ironia quella di ridere del taglio del ramo su cui si è seduti. E la musica del pifferaio che ti porta al disastro non è buona musica, nemmeno se si tratta di una suonata per donne da parte di un maschio profeminist.

Cesare

[14 luglio 2005]