Uomini del dono

Le notizie sono diverse, ma le vogliamo pubblicare insieme perché tutte rimandano al dono maschile. Quello istintivo del maschio che si sacrifica per salvare una vita, quello silenzioso di un padre di famiglia che sgobba per i suoi, quello del dovere rigoroso dei maschi che hanno scelto la divisa. Diverse le tipologie, uno solo il modo di vivere la maschilità. Donarsi.

Muore sotto il treno per salvare la vita a sua moglie

vedi l'articolo http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_18/muore-treno-salvare-moglie-bergamo_7992ca4a-aad5-11df-a60a-00144f02aabe.shtml

Elio Orlandi, alpinista

Elio Orlandi è l’alpinista che i primi di gennaio ha compiuto un’impresa eroica e “inutile” se letta con le lenti deformanti della modernità. Era sulle pendici del Cerro Torre con Fabio Giacomelli, quando una valanga ha travolto quest’ultimo che non ha avuto scampo. Elio, anziché tornare a valle per salvare almeno la sua vita, è rimasto sul luogo della tragedia scavando la neve per ben 46 ore di seguito con l’unico scopo di rintracciare il corpo dell’amico, che altrimenti sarebbe rimasto sepolto per un tempo indeterminato, e riconsegnarlo alla famiglia. Ce l’ha fatta!

http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=52784


 

Padre salva il figlio e un amico dalle onde poi annega nel mare.
trovate qui l'articolo su http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/padre-salva-figlio/padre-salva-figlio/padre-salva-figlio.html


Ferroviere è riuscito a bloccare due treni che rischiavano di saltare in aria a Viareggio.
trovate qui l'articolo su http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=19572


Sfida i terroristi per portare il latte alla bimba chiusa in una stanza con la madre da due giorni.

Ecco due articoli e le foto che raccontano la vicenda
in La Repubblica.it:
Emanuele Lattanzi è celebre in India per le ricette che prepara nell'hotel Oberoi.
ha sfidato i terroristi per portare il latte alla bimba da due giorni chiusa in una stanza con la madre .
Il cuoco italiano riabbraccia la figlia "Ho vissuto due giorni in un incubo".
L'Unità di crisi della Farnesina: "Madre e figlia stanno ragionevolmente bene" di Giovanni Gagliardi.
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/india-attentato-2/cuoco-italiano/cuoco-italiano.html

Foto http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/cuoco-libero/1.html

da Il Giornale.it:
"E ora il cuoco-eroe festeggia: «Mia figlia è nata un’altra volta»"
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=309800 di Maria Grazia Coggiola


Anziano-eroe salva 2 bambini dal rogo

Anziano-eroe salva 2 bambini da rogo saltando tra 2 balconi al settimo piano
25 agosto 2008 È successo a Gratosoglio, periferia sud di Milano. Due fratellini marocchini di 3 e 5 anni, lasciati soli, messi in salvo da un incendio divampato nella loro casa.
MILANO - Due fratellini di 3 e 5 anni sani e salvi grazie al tempestivo intervento del vicino di casa, che di anni ne ha 79. È successo lunedì pomeriggio nel quartiere popolare Gratosoglio, periferia sud di Milano. L'eroe di questa vicenda si chiama Giuseppe Viganò: è un pensionato ex autotrasportatore di origini brianzole, ma trasferitosi in città con la moglie 42 anni fa. La sua agilità e la sua prontezza di spirito hanno evitato che due fratellini marocchini di 3 e 5 anni, lasciati soli per qualche momento dalla madre finissero vittime di un incendio divampato nella loro abitazione per cause accidentali.
LA DINAMICA - Per salvare i due bambini Viganò non ha esitato a compiere un balzo di quasi mezzo metro tra due balconi, sfidando il vuoto di ben sette piani d'altezza: solo così infatti avrebbe potuto raggiungere i piccoli, visto che la porta della loro casa era chiusa a chiave. «Ho sentito odore di bruciato e ho visto che dai palazzi di fronte alcune persone si agitavano e gridavano "Al fuoco! Al fuoco!" indicando il piano sopra al nostro - ha raccontato Elide Casagrande, moglie di Viganò -…prosegue
Vedi notizia su: http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_25/gratosoglio_eroe_a9a63d56-72e3-11dd-b748-00144f02aabc.shtml

oppure su http://milano.blogosfere.it/2008/08/ambrogino-doro-per-giuseppe-vigano-il-nonno-eroe-che-ha-salvato-due-bambini-da-un-incendio.html

Intervista su: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=286112


Il dono e il silenzio

Un'amica, qualche giorno fa, mi raccontava di non avere mai avuto un rapporto troppo confidenziale col nonno, uomo riservato e taciturno. Poco tempo prima che lui morisse, un uomo, in modo abbastanza casuale, le chiese se fosse la nipote di... Lei confermò. L'uomo si commosse, e le raccontò due episodi della vita del nonno che nessuno, in famiglia, sapeva. Verso la fine della guerra, alcuni soldati alleati erano stati fatti prigionieri dai tedeschi e rinchiusi negli spogliatoi del campo sportivo, verosimilmente destinati al campo di concentramento. A fargli la guardia due soldati tedeschi. Il nonno,una notte senza luna, li liberò, da solo e senza armi, approfittando del fatto che le guardie non si aspettassero un'azione simile e fossero abbastanza distratte. Un' altra volta, mentre lavorava nei campi, il nonno vide un aereo britannico precipitare poco distante. Raccolse il pilota, che era riuscito a lanciarsi col paracadute, lo portò a casa e lo curò. Quando il pilota guarì e riuscì a mettersi in contatto con alcuni partigiani di Brescia, il nonno gli "prestò" il suo cavallo, con la raccomandazione che, qualora i tedeschi l'avessero catturato, uccidesse il cavallo. L'animale, infatti, conosceva la strada del ritorno, e avrebbe messo in pericolo il nonno e la sua famiglia. Il cavallo tornò, da solo, il pilota era salvo. Terminata la guerra il nonno ricevette due lettere di ringraziamento, una da Eisenhauer e l'altra da Churchill. La donna corse a casa del nonno a chiedere conto di questi fatti, e l'uomo non fece una piega, confermò, semplicemente. Quando lei gli chiese perchè non glielo avesse mai raccontato, lui rispose che non aveva fatto niente di straordinario, e che non gli sembrava nemmeno che valesse la pena raccontarlo.
Paolo


Per salvare la moglie acceca coccodrillo a mani nude

Da Adnkronos - Gio 3 Apr - 14.32
http://it.notizie.yahoo.com/adnkxml/20080403/tts-australia-acceca-a-mani-nude-coccodr-c8abaed.html

Sydney, 3 apr. - (Adnkronos) - Per salvare la moglie è saltato sulla testa di un coccodrillo di 2 metri e mezzo e lo ha accecato a mani nude, costringendolo a mollare la presa sulla donna che gridava aiuto, ormai trascinata nell'acqua del fiume.
E' la storia raccontata in Australia dalla vittima, Wendy Petherick di 36 anni e da suo marito, il 39enne Norm Moreen, ormai considerato un eroe da poliziotti e medici della zona.
In ospedale dopo l'attacco avvenuto ieri nel Litchfield National Park, a 160 chilometri a sud di Darwin, la donna è stata medicata per le otto ferite riportate alla coscia destra e un taglio alla mano, l'uomo soltanto per lievi escoriazioni. Passata la brutta avventura, la Petherick si è detta orgogliosa dell'uomo che ha sposato 17 anni fa e con il quale ha avuto 3 figli: "Se non ci fosse stato lui, il coccodrillo mi avrebbe uccisa". "Sono semplicemente schizzato - ha raccontato il marito - lo fai se devi salvare qualcuno che ami; hai paura, ma non c'è tempo per pensare".


NAJA Di Paolo Mombelli

Non so come e perchè,ma una sera mi è tornato in mente un episodio accaduto 25 anni fa,verso la fine della naja.I ricordi a volte affiorano da una memoria remota,sfiorano il presente,apportano energia o dolore alla vita attuale.
Ero in una grande caserma a Roma,ogni mese arrivava un nuovo scaglione,ragazzi spaesati ed intimoriti,partiti da casa un mese prima e freschi di addestramento-reclute. Ad ogni arrivo cercavo qualcuno che venisse da Brescia,sentivo il bisogno di parlare in dialetto di paesaggi e personaggi comuni. Ma inutilmente.
Quando mancavano pochi giorni al congedo e noi più anziani di naja eravamo diventati "nonni"(il che ci esentava dai servizi più duri o noiosi),una sera prima di andare in branda chiesi a qualcuno se tra i nuovi arrivati ci fossero bresciani. Sì,ne era arrivato uno. Cominciai a chiedere e a cercare di branda in branda,in mezzo al solito frastuono di una camerata di 240 giovani uomini. Lo trovai. Era un ragazzo alto e magro,chino nell'atto di rifare una branda,circondato da una decina di "nonni"che lo sfottevano. Capii subito che lo avevano sottoposto al rituale riservato alle "spine",i nuovi arrivati che devono servire i "nonni"facendo per loro conto diversi tipi di commissioni,tra cui riassettargli le brande. Il ragazzo mi sembrava sul punto di mettersi a piangere.Mi avvicinai e gli chiesi in dialetto di dove fosse. Era di un paese a 20 km dal mio, bassaiolo come me. Gli chiesi se quella fosse la sua branda. Mi guardò,accennò un diniego con la testa."Allora non farla"gli dissi. Lui guardò gli altri,che nel frattempo si erano interposti tra lui e me. Il "capo"mi disse che come era toccato a noi,adesso toccava a lui,altrimenti i conti non tornavano,e un uomo deve restituire i torti subiti,ne va del suo onore."Va bene – risposi - non sono d’accordo ma se questo basta a farvi sentire uomini va bene. Se perchè i conti tornino qualcuno deve rifarvi la branda allora ve la rifaccio io".Il silenzio e la tensione avvolsero l'ambiente,e mi sembrarono lunghissimi. Mi avvicinai al ragazzo,gli strinsi la mano e cominciai a riassettare la branda.Il capo mi disse di non farlo,perchè ero un "nonno"come loro."Lui non la fa – risposi - se non volete che la faccia io allora ognuno si rifaccia la propria,e comunque lui non lo toccate,altrimenti ce la vediamo tra di noi". Il capo guardò gli altri,annuì,e ognuno cominciò ad arrangiarsi,come tutte le altre sere. Non accadde più nulla. Mi chiesi se l'avrei fatto per qualsiasi ragazzo spaesato e intimorito. Sentii che sì,l'avrei fatto per chiunque fosse in difficoltà e avesse meno potere di me o di altri come me. Questo sentimento mi è rimasto sulla pelle come una cicatrice.


Rischiare la morte per la libertà. Maschile presente, come sempre!
Da Il Giornale dell’11/10/2007

Cinque generali e quattrocento soldati che si erano rifiutati di sparare contro i manifestanti in Birmania sono stati arrestati. Fonte della notizia, che dimostra l'esistenza di contrasti tra il regime e parte del mondo militare, è un funzionario birmano, che ha accettato di parlare sotto garanzia di anonimato al quotidiano indonesiano Jakarta Post.
I cinque generali - ha riferito il funzionario - non avevano obbedito all'ordine di schierare le proprie truppe contro i monaci buddhisti in corteo: il loro arresto, deciso dalla giunta militare al potere in Birmania, è stato immediato. I soldati, invece, erano stati protagonisti di un episodio avvenuto nella città di Mandalay, la seconda più importante del Paese: davanti ai monaci avevano abbassato le armi e avevano chiesto loro di perdonarli «per la grave colpa che avevano commesso
».

Come sempre, senza distinzione di gerarchia o di classe, quando la libertà è calpestata ci sono uomini che si alzano in piedi e dicono NO, rischiando in prima persona, in nome di tutti e per tutti. I Monaci e insieme a loro i soldati ribelli alla dittatura ma fedeli a se stessi. Come sempre!


Milano.Via Spaventa
Si tuffano nei navigli e salvano una donna
Alcuni passanti hanno salvato una donna sui 50 anni. Vistala annaspare nelle acque del Naviglio Pavese, intorno alle 17.50, nell'Alzaia Naviglio Pavese all'altezza di via Spaventa, si sono tuffati senza esitazione. Incerte le cause dell'episodio: caduta o tentato suicidio, la donna è stata portata al Policlinico. [18 settembre 2007]


Ragazzo salva la madre e perde una gamba
Su Libero di martedì 28 agosto 2007
NAPOLI - Ha salvato la madre che stava per essere investita, ma ci ha rimesso una gamba. Un'auto in retromarcia stava per travolgerla: lui, 16 anni, ha spinto via la madre, ma è rimasto ferito. Il guidatore, 66 anni, ha detto di aver perso il controllo dell'auto per un malore.
Il giovane ha subito l'amputazione della gamba destra. [03 settembre 2007]


L'ennesimo esempio di vigliaccheria maschile.
Il 5 agosto un sedicenne è morto affogato nel tentativo (riuscito) di salvare la madre della sua fidanzatina. Ancora un sacrificio di un maschio, questa volta giovanissimo, per salvare una donna.
Giuro che chiunque senta parlare di vigliaccheria maschile, lo/la mangio vivo/a. Armando [09 agosto 2007]


Dal TG del 9 giugno 2007 apprendiamo che Ivan Rossi, trentenne animatore in un villaggio turistico di Siracusa, si è gettato fra le onde per aiutare alcuni bagnanti in difficoltà. Ne ha salvato più di uno, ultima una ragazza, ma poi gli sono mancate le forze ed è annegato.
Ennesimo esempio di dono di sè di un appartenente al genere che i media dipingono come violento, oppressore, vigliacco e stupido, senza il quale però il mondo sarebbe molto peggiore.


Muore annegato per salvare una turista
(da Libero del 2 marzo)

Giuseppe Fontana, 57 anni, ex bancario ormai in pensione di Romagnano Sesia (No), era un amante degli abissi. Da appassionato degli sport acquatici, Giuseppe era volato alla Maldive in compagnia della moglie, Fiorenza Rossetti, per godersi una vacanza da sogno in un angolo del paradiso. Giuseppe è morto nel mare che ha sempre amato, mentre stava cercando di soccorrere una bagnante in difficoltà.
Giuseppe è morto per un gesto eroico. Si è buttato in acqua senza pensarci troppo. Quasi un riflesso condizionato per un campione di generosità come lui. Parola del figlio Andrea: «Ha sempre pensato agli altri, ha sempre fatto del bene. E non lo dico perché sono suo figlio».




Il silenzioso dono del padre e la riconoscenza del figlio
Moro, il giovane vincitore della sezione Giovani del festival di Sanremo 2007, intervistato dal TG1, ha dedicato la sua vittoria al padre:
" Con lui ho un rapporto come con uno sconosciuto a cui voglio molto bene è lui che da 30 anni si sveglia alle 6 del mattino per mandare avanti la famiglia. Ecco, lui è il mio vero eroe", ed anche a tutti gli uomini delle scorte che ogni giorno rischiano la vita per proteggere qualcuno.

[08 marzo 2007]