Europa: il ritorno della foresta (e per noi maschi... del bosco)

(A cura di Bolpin)

La sopravvivenza di una città dipende dai boschi che la circondano. Una regione in cui una foresta primitiva affondi le proprie radici nel materiale decomposto di un’altra foresta primitiva è un territorio che favorisce non soltanto la fioritura di grano e di patate, ma anche di poeti e di filosofi per le generazioni a venire.

H.D. Thoreau 

I boschi e le foreste europee continuano a crescere, arrivando a coprire il 33% della superficie totale del continente! Ottime notizie dalla Conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa, riunitasi a Madrid lo scorso mese di ottobre, per presentare il report State of Europe’s Forests 2015.

Dal 1990 al 2015 la superficie boscosa europea, di proprietà pubblica e privata, è passata da 197,5 milioni di ettari a 215 milioni di ettari, con una crescita media annua di 700 mila ettari.

30 milioni di ettari di foreste europee sono specificamente protetti, da programmi per la biodiversità e il paesaggio. Ma è tutto questo immenso patrimonio naturale che continua a guadagnare terreno, per molteplici ragioni che vanno dalle maggiori attenzioni pubbliche delle società europee a fenomeni di abbandono dell’agricoltura di montagna.

Oltre l’immaginario angosciante delle città inquinate, sorprende e conforta, invece, la forza espansiva della natura selvatica, serbatoio di energie indispensabili alla salute ambientale, della nostra civiltà, e personale di ciascuno di noi.

A noi uomini non resta dunque che “passare al bosco”, visto che non manca…