Inverno

di Stefano Mombelli

Mattina di fine dicembre.
in cima a una collina,
guardo più avanti un piccolo lago.
Un tempo
era colmo di fiori di loto
ed io passavo le giornate ad ammirarlo.
Ora,è lì, solo,
senz’anima,
il gelo
gli ha strappato la voglia di vivere.
Il mio sguardo si cala su un bosco,
che la nebbia della notte
ha fatto suo prigioniero,
liberandolo, finalmente,
alle prime luci dell’alba,
ricoperto da una misteriosa polvere bianca:
la brina.
Muovo alcuni passi
sul sentiero tra gli alberi,
in cerca di qualche forma di vita.
Ma anche gli animali
dormono
il sonno della stagione.
Gli adulti lo chiamano “letargo”,
io preferisco chiamarlo “attesa”.
“Scoiattolo,
se ci sei
batti un colpo!”
Altrimenti ti aspetterò a primavera.
Vorrei che il sole
riscaldasse lo spazio intorno a me,
ma il cielo è pieno di nuvole
che promettono neve.
I vecchi dicono che
“ogni promessa è debito”.
Ma io non so
se anche il cielo

la pensa come i vecchi.

[16 settembre 2009]