Essere insegnanti maschi: vantaggi o svantaggi?
a cura di Ivano (23 ottobre 2011)
Da più parti, e secondo diverse statistiche, si lamenta la scomparsa delle figure docenti maschili nella Scuola italiana. In realtà il problema è internazionale ed è stato/è affrontato in diversi modi nelle realtà dei diversi Paesi.
Molto interessante al riguardo è lo studio Male primary teachers: disadvantaged or advantaged svolto dall’Università di Canberra nel 2004 (http://www.aare.edu.au/04pap/smi04051.pdf).
Obiettivo esplicito della ricerca: ascoltare le testimonianze degli insegnanti maschi per comprendere il loro vissuto all’interno della scuola. Obiettivo implicito: comprendere i motivi della crescente diminuzione dei docenti maschili. Le fonti di questa analisi sono state: la letteratura scientifica disponibile, il discorso dei media sul tema (in particolare sulla diminuzione delle figure maschili nella scuola), le statistiche del sistema scolastico in oggetto, le storie di vita reali degli insegnanti intervistati.
Ci sembra importante segnalare i risultati di questa ricerca ai lettori, possibilmente insegnanti, per vedere come la pensano e magari raccogliere qualche testimonianza italiana…
La prima conclusione degli studiosi è: da queste fonti emergono frequentemente gli svantaggi dell’essere insegnanti maschi in un mondo professionale ampiamente femminilizzato, mentre gli aspetti positivi compaiono assai raramente.
Cosa questo significhi rimane per ora oggetto di diverse interpretazioni su cui il lettore potrà anche dire la sua scrivendoci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La seconda conclusione è stata: ma quali sono questi svantaggi e vantaggi? Ecco quanto hanno riportato gli studiosi dopo aver esaminato i risultati dell’indagine.
Gli svantaggi dell’essere insegnanti maschi nella scuola
1- Reazioni negative o di sorpresa da parte della famiglia, degli amici e dei genitori: il fatto è che in genere gli uomini arrivano a questo lavoro per caso, per inciampo, senza averlo pianificato: insomma, a parte casi rari, ci si ritrova insegnanti. Di solito i maschi vengono guidati dal padre verso lavori diversi e quindi gli uomini arrivano al lavoro di maestro o insegnante senza il supporto, il consiglio o l’indicazione della figura paterna.
2- Problemi nella costruzione della propria identità di genere: in che modo ci si sente uomini se si fa un lavoro ormai considerato da donne? La percezione che l’insegnamento sia un lavoro da donne sembra appartenere peraltro anche agli alunni che circondati per anni da donne non riterranno mai quel lavoro un lavoro da uomini: non avendo avuto modelli di identificazione maschili in questo ambito difficilmente lo sceglieranno. E così il vuoto maschile si perpetua.
3- Particolarmente stressante è la percezione che gli insegnanti maschi vivono per il fatto che un maschio se lavora con donne viene ritenuto poco maschio. Di notevole peso soprattutto per i maestri elementari il pregiudizio sociale per cui se un uomo lavora con i bambini è per forza pedofilo o pericoloso.
4- Fastidio dovuto al fatto che ci si attende che un insegnante maschio debba rappresentare necessariamente la figura paterna o un modello maschile per gli alunni. Alcuni insegnanti accettano questa “vocazione”, altri preferirebbero essere ritenuti, e essere, professionisti dell’ambito educativo senza confusione di ruoli scuola-famiglia.
5- L’idea che la scuola elementare sia a misura di madre (il prendersi cura, la vicinanza, l’affetto...) fa sentire questi insegnanti a disagio: alcuni preferiscono un ruolo con maggiore distanza, altri vorrebbero essere vicini agli alunni ma 1) allora sono considerati femminili 2) rischiano accuse di pedofilia
6- L’aspetto economico: spesso gli insegnanti maschi si sentono a disagio in quanto questo lavoro fa guadagnare meno di carriere che sono state scelte da amici e altri conoscenti maschi; anche il lavoro stesso, svalutato socialmente, li fa sentire di poco valore come uomini
7- Sensazione di isolamento: questi uomini in un ambiente tutto femminile si sentono soli e spesso fanno fatica, per differenza di aspettative e sensibilità, a fare team con le donne, inibendo così molto del loro potenziale professionale e privando la scuola di tale ricchezza o differenza.
8- Sensazione di pressione per quantità eccessiva di lavoro: la mancanza di altri insegnanti maschi fa caricare su poche spalle i ruoli e le attività di pertinenza maschile che la scuola propone agli alunni.
I vantaggi dell’essere insegnanti maschi nella scuola
1- Essere maschi a volte fa comodo: a molti uomini capita di essere assunti proprio perché, per vari motivi (a volte anche per la richiesta dei genitori), si chiede alla determinata scuola una maggiore presenza di insegnanti maschi
2- Talvolta questa discriminazione positiva facilita l’avanzamento di carriera nella scuola
3- Essere insegnanti maschi, data l’esiguità del numero, permette di essere maggiormente notati e apprezzati da genitori e superiori distinguendosi dalle colleghe molto più numerose
4- Proprio per il desiderio di distinzione in un mondo professionale tutto femminile gli uomini spesso tendono ad acquisire più professionalità e specializzazioni. Questo surplus di professionalità aumenta l’autostima e l’apprezzamento di genitori e superiori soprattutto in ambiti sportivi e tecnici.
Conclusioni della ricerca
Secondo gli studiosi è possibile trarre queste conclusioni:
1- Finché gli svantaggi superano i vantaggi percepiti sarà difficile che gli uomini desiderino aumentare la loro presenza nella scuola entrando in questo settore professionale
2- Occorre perciò che anche i media lascino più spazio alla voce reale degli insegnanti maschi (ben diversa dai pregiudizi e dalle condanne sociali a priori) e che si prenda atto dei loro problemi anche con la raccolta di testimonianze e storie vissute
3- La scuola come istituzione deve prendere atto di tutte queste problematiche se vuole incentivare la presenza degli insegnanti maschi in essa
4- Bisogna investigare maggiormente sui motivi e le aspettative che spingono gli uomini a entrare nell’ambito educativo per evitare stereotipi o interpretazioni psicologiche che possono anche allontanare gli uomini da questo settore: il dover fare il padre degli alunni spaventa e allontana alcuni uomini che non vogliono necessariamente questa responsabilità
5- Bisogna capire meglio le cause storiche, economiche, sociologiche, psicologiche… del calo progressivo del numero di insegnanti maschi nella scuola
6- E tutto questo, ben chiarito, deve trovare maggior spazio nel discorso politico, dell’istituzione scolastica e dei media affinché il dibattito sia fondato su obiettività, precisione e serietà rispetto al problema.
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