L’eugenetica di Stato e i cattivi maestri

a cura di A. Ermini

Il Corriere della Sera del 16 ottobre pubblica un articolo sulle pratiche eugenetiche del regime comunista nordcoreano, dove, secondo un rapporto del 2003 di David Hawk, membro del gruppo US Committee for uman rights in North Corea, è diffuso l’infanticidio etnico di Stato al fine di preservare la purezza della razza. Molte testimonianze parlano di bambini “impuri” uccisi o lasciati morire appena nati, di madri costrette ad abortire con la forza, oppure di neonati disabili eliminati immediatamente e subito seppelliti da solerti medici del regime.
Il satrapo orientale Kim Jong, ha bene appreso, e applicato brutalmente su scala di massa ma senza l’ipocrisia dei maestri, gli insegnamenti “umanitari” di eminenti personalità del mondo scientifico e filosofico nostrano. Non occorre tornare alle origini dell’eugenetica “progressista” o al nazismo ( di cui ci siamo già occupati in www.maschiselvatici.it , Bioetica), per rintracciare il filo rosso che unisce le concezioni dei peggiori regimi dittatoriali con quelle di settori del mondo “liberal” che rappresentano se stessi come strenui fautori dei diritti umani e accaniti nemici di ogni razzismo.
Il bioeticista australiano Peter Singer, docente filosofia morale a Princeton e che Time ha consacrato fra i quindici scienziati più importanti al mondo, scrive (1):

"ci sono molti esseri che sono consapevoli e capaci di piacere e dolore ma che non sono razionali e quindi non sono delle persone. In questa categoria rientrano molti animali non-umani, alcuni infanti e altri deficienti mentali. Dato che gli infanti sono indifesi e moralmente incapaci di commettere un crimine, chi li uccide non ha le scusanti spesso concesse per l'uccisione di un adulto. Niente di tutto cio' mostra comunque che l'uccisione di un bambino dovrebbe ritenersi grave quanto quella di un adulto". Singer vorrebbe anche lasciare alle mamme il diritto di uccidere infanti emofiliaci, Down e con la spina bifida. "La vita di un nuovo nato vale di meno della vita di un maiale, cane o scimpanze'. Quando la morte di un bambino disabile e' perpetrata per la nascita di un altro bambino con migliori possibilita' di una vita felice, il totale della felicita' sara' piu' grande se il disabile viene ucciso". ….”Privilegiare la vita di un essere semplicemente perche' e' membro di una specie ci metterebbe nella stessa situazione dei razzisti che privilegiano i membri della loro razza. Il mio suggerimento e' di concedere alla vita del feto un valore non maggiore di quello che concediamo alla vita di un animale non umano che abbia un analogo livello di razionalita', autocoscienza, consapevolezza, capacita' sensitiva. Poiche' nessun feto e' una persona, nessun feto ha lo stesso diritto alla vita di una persona".
Ma Singer non e' solo in questa spaventosa teoria di mettere a morte gli invalidi, con il consenso della famiglia, del medico e l'indifferenza giuridica dello stato e della societa'. Il medico e filosofo olandese Wim Rietdijk ritiene che "si dovrebbe uccidere il bambino che si scopra avere difetti fisici o mentali prima o dopo la nascita". Il filosofo Ronald Dworkin, nel suo libro "Il dominio della vita", sostiene che l'uccisione razionale dei piu' deboli puo' essere un metodo per migliorare il valore specifico della vita umana. Tom Beauchamp, docente alla Georgetown University e autore di "Principles of Biomedical Ethics", ha scritto che "dovremo ripensare la nostra visione tradizionale per cui gli esseri umani sfortunati non possono essere trattati nei modi in cui trattiamo i non umani". Non e' da meno il premio Nobel Francis Crick: "Nessun nuovo nato dovrebbe essere dichiarato umano fino a che non abbia passato certi test sulla sua dote genetica, e se fallisce questi test perde il diritto alla vita"..
Nel 1973, un’epoca che ci appare preistoria, un altro premio Nobel, James Watson, scrisse:
"A causa degli attuali limiti dei metodi di rilevazione, la maggior parte dei difetti non sono scoperti che dopo la nascita. Se un bambino non venisse dichiarato vivo prima del terzo giorno dopo la nascita, i genitori potrebbero scegliere... Il medico dovrebbe consentire al bambino di morire se i genitori scelgono di evitare miseria e sofferenza".

Difficile pensare che la persona difettosa preferirebbe essere uccisa in nome della qualità della vita scritta su un protocollo burocratico, piuttosto che per conservare la purezza della razza. La verita è che il “Caro leader”, fosse solo un po’ più modesto, dovrebbe almeno concedere a questi preziosi maestri la cittadinanza onoraria.

Matteo 11,25
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Matteo 18,6
Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
Matteo 18,14
Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

(1) Le citazioni sono tratte dal sito www.aduc.it (Vivere e morire-eutanasia)

[02 novembre 2006]